Sounding New

venerdì 1 febbraio 2008

 

M.I.A.: Bang Bang Bang Bang

Probabilmente saranno i tre minuti di Paper Planes a lanciare definitivamente M.I.A. come star internazionale. Si perchè a volte può succedere, nella scena musicale internazionale, che nascono canzoni con un senso, una forza, superiori all'ordinario, capaci di emergere da quell'infinito magma di suoni provenienti dall'universo internet e myspace in particolare.
Bang Bang Bang Bang. Quei quattro colpi di kalashnikov hanno lanciato nell'empireo Paper Planes. "All I want to do is bang bang bang bang".
Da lì le censure. I Divieti di rappresentare il brano in tv, se non sostituendo le detonazioni del mitragliatore con piu' inoffensivi bip, ma ottenendo come sempre capita, l'effetto contrario: l'ampliarsi dell'eco e il dilagare inarrestabile del successo.
Ma sarebbe riduttivo attribuire la fama del brano solo a questa "trovata" anche se d'effetto. E' il suono nel suo complesso che funziona. Si può sentire il riscatto del terzo mondo. M.I.A. ha la capicità di rendere finalmente "cool" tutte quelle sonorità World e etniche che già da un po' stanno trovando una posizione di primo piano nella scena musicale internazionale. L'India, la Cina, la Turchia, il Brasile, il Messico stanno modificando le geografie del mondo. Inevitabile che anche le mappe musicali stiano cambiando. Sonorità medio orientali, linee melodiche arabeggianti, ritmi mediterranei, andamenti funk-brasiliani riempiono sempre di più le nostre strade, le nostre metropoli, come d'altronde ad ogni angolo della strada ormai si può sentire l'odore del kebab, le spezie mediorientali, i gusti piccanti latino americani. In tutta Europa Cinesi, Coreani, Egiziani, Siriani si improvvisano ristoratori, pizzaioli, acquistano locali che prima erano gestiti da Italiani o Francesi. Cingalesi, Pachistani, Algerini, Ispanici si incontrano a gruppi lungo le strade con le loro auto vecchie e scassate e l'autoradio che spara a tutto volume beats elettronici insaporiti da andamenti orientali, melodie esotiche, ritmi nordafricani, colori tropicali. E' il riscatto del meridionalismo, la rivincità degli oppressi. L'invasione dei cosiddetti "barbari", che proprio come al tempo dell'Impero Romano, sono in grado di iniettare nuove energie, nuove idee, nuovi stimoli in un mondo musicale ormai asfittico che gira da troppo tempo a vuoto e su stesso. M.I.A. ha dato rilevanza, ha messo sotto gli occhi di tutti questo movimento dal basso, questa tendenza, sposandola all'electronica più di moda e d'avanguardia del momento. Azzeccattissimo, anche in questo senso il campionamento di "Straight To Hell" scelto come centro sul quale ruota tutta la canzone. Il rimando ai Clash di Combat Rock non sembra casuale. Da Sandinista in poi i cosiddetti Beatles del Punk, mossi dal loro impegno politico, avevano spostato le loro traiettorie musicali e verso il terzo mondo, passando prima dal Reggae e dal funk e abbracciando poi i suoni provenienti da ogni angolo del pianeta, integrati alla loro radice Punk-New Wave. Era World music con attitudine Rock. M.I.A. è World music con attitudine Electro-hip hop.
M.I.A. incarna i nuovi suoni che si affacciano al nuovo mondo. E quei 4 colpi di mitragliatrice? Bè il nuovo mondo non è di certo un luogo di pace e non violenza...

Etichette: , , , , ,


Commenti: Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]





<< Home page

Archivi

gennaio 2008   febbraio 2008   marzo 2008   aprile 2008   maggio 2008   giugno 2008   luglio 2008   settembre 2008  

This page is powered by Blogger. Isn't yours?

Iscriviti a Post [Atom]