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mercoledì 6 febbraio 2008

 

Mahjongg: ascolta l'album in streaming!

I Mahjongg sono un collettivo, alcuni dicono che siano in cinque, di sicuro vengono da Chicago e altrettanto sicuramente fanno della grande musica. Producono ritmi sincopati che si diffondono nell'aria creando immagini di steppe africane, foreste pluviali, città di frontiera e paesaggi sperduti, ma allo stesso tempo le loro percussioni ti invadono di un odore soffocante di cibo e sudore umano. Afro-beat, Funk, Pop, Art-Rock, Tribal Beats. Batterie elettroniche e video-game bips, ritmi robotici e balli tarantolati. Leggo su Blow up una dichiarazione fatta dal gruppo, una sorta di breve manifesto...

I Mahjongg combattono per il potere della scienza. Molti sono contro scienza ma i mahjongg credono nel potere dell'Umanità e spingono la gente a ballare, a trasformare l'amore in energia, ad amarsi e sostenersi l'un l'altro. Essi forgiano creativamente le forze primarie che hanno ricevuto da altre culture per limitare le nostre tendenze autodistruttive e diffondere una soundtrack per una nuova comunità.

Ecco perché non riesco a togliere dal lettore il loro CD, mi hanno stregato, mi hanno fottuto la mente, non ne uscirò facilmente, ma in fondo non lo voglio neppure. Mi torna alla mente una breve descrizione di Don Delillo (tratta da Rumore Bianco) relativa agli Ashram, sento che potrebbe essere la definizione perfetta della loro musica:

Voci di libertà e schiavitù sessuale, droghe, nudismo, lavaggio della mente, scarsa igiene, evasione fiscale, culto delle scimmie, tortura, morte prolungata e orrenda.

Un ascolto complesso, che stimola l'associazione delle idee ed apre come un cocco tropicale il nostro cervelletto, iniettando al suo interno una dose letale di relativismo culturale. I Mahjongg sono una psico-setta che professa il primitivismo, l'abbandono della modernità pur flirtando con essa. Usano abbondantemente l'elettronica piegandola alle loro esigenze, trasformano la freddezza dei suoni sintetici in qualcosa di marziale e tribale. Il loro Punk-Funk è discendente diretto del Pop Group. L’uso dei loop e le atmosfere prodotte sono riconducibili ai This Heat. Gli ascolto ancora e ancora e provo una forte tensione mentale: un eccesso di stimolazione emotiva che tende ad accentuare le caratteristiche sia positive che negative dell'album. Raggiungo stremato la fine del disco e mi ritrovo a ballare da solo nella mia camera ormai silenziosa, estasiato e in preda a convulsioni ancestrali.

Kontpab, il loro ultimo album è disponibile in streaming qui

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