Batterie elettroniche giocattolo, tastierineCasio, organetti a ventola, astronavi sibilanti, sigarette col bocchino, spruzzi di chitarre kitsch, voci svampite da sogno erotico anni 60,indubbiamente, gli Stereo Total possiedono un fascino fuori dall'ordinario. Simile al progetto Lali Puna (entrambi arrivano dalla Germania), per quanto meno intellettuale (almeno in apparenza), il combo composto da BrezelGöring(organo, chitarra), dalla francese Françoise Cactus (voce, testi, percussioni) dall'italo americana AngieReed e dal tastierista tedesco San Reimo( pensate che l'assonanza con il festival della canzone italiana sia un caso?)non delude le aspettative.Nonostante il massiccio utilizzo di sintetizzatori, tastiere vintage, e altre diavolerie elettroniche gli Stereo Total riescono a conservare quello spirito rock & Roll che spesso gruppi analoghi perdono tra fibre digitali e software musicali vari. Probabilmente tutto dipende dal loro approccio alla materia musicale. Un approccio assolutamente istintivo e viscerale. I ragazzi sembrano divertirsi molto, sprofondati nel loro paradiso dominato da giocattoli di modernariato e idoli pop. Nel loro immaginario ci potete trovare un po' di tutto. C'è CaterineSpaak, alla guida di una fuoriserie che concede un passaggio a JonSpencer, ci sono i Kraftweerk che pogano ad un concerto infuocato degli Stooges,ci sono i BlondeRedhead drogati di JinTonic, joeyRamone che limona con FrancoiseHardy, i Misfits che suonano al country Club di Montecarlo.La loro musica potrebbe essere assimilata alla tuta del capitano kirk che puzza di birra scadente, a BrigitteBardot che mastica tabacco, alla Rettore che si laurea in ingegneria elettronica.La band è molto abile a destreggiarsi con tutti gli stereotipi della musica moderna. Riferimenti? Sinth pop, Lounge,elettronica, concrete music,la canzone francese, l'easylistening,la newwave.C'è n'è per tutti, come potete vedere. Anzi, l'Utilizzo esasperato e l'iperbolizzazione di tutte queste sonorità fanno pensare ad una volontà parodistica, ad un puro gioco intellettuale. E' come una dichiarazione d'amore e una presa di distanza, nello stesso tempo, da tutti gli idoli che hanno abitato la loro fantasia. Spesso gli Stereo Total sconfinano anche in altre forme d'arte. Tanti sono i richiami al cinema, alle colonne sonore, ma anche alla letteratura (i testi sembrano scritti con la tecnica della scrittura automatica, tanto cara ai surrealisti), e all'arte concettuale, attraverso quell'approccio low-fi e approssimativo teso e demitizzare l'arte e la figura dell'artista (Francois Cactus ha militato per molti anni tra le fila dei "geni dilettanti" di Berlino, movimento secondo il quale, e in questo molto simile all'estetica punk, non è necessario saper suonare o cantare per produrre arte.La forza risiede tutta nel coraggio dell'esibizione). Gli Stereo Total sono freschi e divertenti. E dimostrano grande intelligenza, cosa di non poco conto, nel panorama musicale.