L'inglese Louis la roché si è messo in evidenza nei dance floor europei questo inverno con Peach, un pezzo costruito su un campione rubato a qualche successo pop anni ottanta americano. Quella roba da ascoltare il macchina lungo il deserto con il braccio fuori dal finestrino e i capelli cotonati. Il suono del nostro artista è un po' retro', la produzione non è avvenieristica, nulla a che vedere con i "mostri" francesi o tedeschi. Non è che si sprechi tantissimo effettivamente: prende un loop e te lo piazza dall'inizio alla fine della canzone spezzettandolo ulteriormente ogni tanto. Robe che ormai è capace di farlo anche Terenzio, il portiere della mia palazzina. Non vale una cicca, ma è simpatico. Come Terenzio... Ascolta il brano + bonus...